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La banalità della felicità

Ci sono giorni in cui la mia bacheca Fb pullula di occhioni tristi, lacrime che solcano guance e citazioni di poeti maledetti, così mi viene da pensare che la felicità non abbia molto appeal tra adulti ed adolescenti social. La sua ricerca è tanto decantata ma poi, nella realtà, ho l’impressione che faccia molto più figo stare male e mostrarsi sofferenti. O, almeno, questo è quello che spesso viene postato.

Sarà che, dopo che ci sono state narrate avventure e peripezie, il finale delle favole è sempre stato: “E vissero felici e contenti” , della serie: “Il resto è talmente scontato o noioso che non vale la pena raccontarlo”? In effetti, la quotidianità di queste vite gioiose e serene nessuno ce l’ha mai decantata.

Se ridere spesso è molto più difficile che piangere, la serenità è un così grande privilegio che merita di essere raccontata, fotografata ed immortalata. Cosa che avviene poco. Capisco che un adolescente, che è in cerca di se stesso nel bel mezzo di una crisi esistenziale, si senta molto più affine ad uno tsunami che ad un cielo sereno, ma almeno noi adulti dobbiamo fargli intravedere la quiete dopo la tempesta, fargli giungere un bagliore nel buio della notte. La crisi a quest’età ha un suo perché: è foriera di cambiamento e ha in sé il potenziale che sprigionera’ l’adulto di domani. Una quiete immobile in adolescenza significherebbe la morte della persona, la stagnazione dei talenti e delle potenzialità dell’uomo. Ma vedere attorno a sé esempi di serenità e felicità delle piccole cose conferisce un altro significato anche alle turbolenze adolescenziali: il senso di quei profili social, sempre un po’ tristi e disincantati, cambia, se si connotano come tappe di percorsi verso un equilibrio che sa di maturità.

Quello che invece stona è la turbolenza nel mondo adulto virtuale e reale: se coloro che dovrebbero mostrarsi come porti sicuri si tramutano in mari tempestosi, che fine faranno i nostri giovani marinai alle prese con i loro temporali? Quello che voglio dire è che anche l’ età adulta ha i suoi conflitti ed i suoi tormenti, ma non può esimersi dal proprio ruolo di guida, di punto fermo. La sfida più difficile è proprio questa per noi adulti: nei momenti di dolore mostrare ai figli che comunque ci si può fare, che la sofferenza fa parte della vita e come tale va attraversata; ma nei momenti di serenità e gioia dobbiamo goderci la felicità,che è un privilegio e per niente scontata.

Lasciamo ai ragazzi i profili malinconici e vagamente tristi e offriamo loro il lato bello dell’essere adulto, mostriamo il perché è magico crescere e diventare grandi!

21 Commenti

  1. Martina

    Mi fa pensare molto e da mamma non posso non rileggere più volte!

    The Fashion Coffee

  2. Manuela

    Sono d’accordo con te! Per come sono fatta io, tendo a tenere per me fuori dal web le mie emozioni (belle o cattive che siano) ma credo che non per tutti sia così naturale trattenersi.

  3. Kiki Tales

    La felicità “non vende” quanto l’odio purtroppo, la rabbia, la tristezza… 🙁

  4. Valeria

    Argomento controverso. Potremmo stare a fare un analisi sul web. Il fatto è che se sei triste e lo metti su internet, ti criticano perchè sei triste. Se sei felice e lo metti sul web, ti criticano e dicono che sei finta come Giuda. Oppure scatta l’invidia. E’ un’epoca tosta la nostra. Dove va tutto sbandierato, quando invece dovremmo riscoprire il senso di nostro, di tenerselo per se, e confortarsi tra le mure di casa.
    Non voglio dire che quindi sia sbagliato. Io stessa faccio lo stesso errore. E’ più facile che posto su fb, a meno che non sia per lavoro, post quando sono giù. Perchè se sono allegra e felice mi vivo quei momenti, non penso di postarli. Tecno alla domanda “Perchè scrivi sempre canzoni tristi?” Rispondeva “Perchè quando sono felice esco”. 😉

  5. Tiziana B.

    Concordo appieno, non è bello per gli adulti vedere profili tristi e arrabbiati figuriamoci per i giovani.

  6. Owl's Blog

    è bellissimo pensiero e sono pienamente d’accordo con te!

  7. Cristina

    Beh mi sembra un ottimo atteggiamento, anche perchè trasmettere positività è sempre la cosa migliore in assoluto!

  8. Greta

    Io penso che i social siano uno sfogo…… personalmente sono una persona positiva, cerco di vedere il lato bello delle cose sempre anche quando non c’è però anche io in quei pochi momenti in cui sono triste mi sfogo su fb, la motivazione di questo però non so dirtela

  9. cristiane

    Da mamma non posso non essere d’accordo con te.

  10. Carmelita

    Bellissima questa frase “la serenità è un così grande privilegio che merita di essere raccontata, fotografata ed immortalata” . Mi ha colpita perché raggiungere la serenità è veramente un percorso complesso, forse un percorso che è difficile persino intraprendere e quando la trovi vuoi custodirla, anzi devi custodirla!
    Bellissime parole e ottimi spunti di riflessione!

    Carmelita
    http://www.styleoffmymind.com

  11. Micol B

    dalla mia giovane esperienze, posso prendere per esempio la mia mamma e posso contare sulle dita di una mano le pochissime volte che ricordo di averla vista fragile, oppure turbata. Le poche volte che ha pensato fosse giusto rendermi partecipe delle sue preoccupazioni.
    Beh…avrei preferito si sentisse a suo agio qualche volta in più, sarei stata capace di sostenerla. 🙂

  12. Raffaella

    Sarò estremamente sincera, vedere un ostentare sui social tanta infelicità mi lascia molto perplessa….non capisco sinceramente cosa provono queste persone e cosa si aspettano dai loro “amici virtuali”!
    Usiamo i social in maniera easy e se c’è qualcosa che non va, non lamentiamoci ma cerchiamo cambiare le nostre sorti!

  13. Alessandra

    Io la penso esattamente come te, a me non piace per niente dire sui social quando sono triste o qualcosa non va
    Alessandra

  14. Donatella - Discovering Trend

    Questo tuo post mi ha davvero colpita: complimenti!!!
    Non posso che trovarmi pienamente d’accordo con te!
    Un genitore deve essere sempre un porto sicuro e, per quanto sia importante mostrare anche le proprie debolezze, bisogna insistere per far vincere sempre la serenità perché, come dicono i miei genitori, a tutto c’è rimedio e tutto può essere risolto!

  15. Myriam

    Sono d’accordo con te! Anche a me deprimono tutti questi stati angosciosi e angoscianti, sarà che l’adolescenza l’ho bell’e superata e capisco finalmente quanta gioia può dare la vita solo se la si guarda con atteggiamento positivo.

  16. nadia La bella

    certo, mi trovi assolutamente d’accordo! 🙂

  17. marina

    Concordo, purtroppo siamo rimasti in pochi a non essere adulti in preda a tsunami personali da mostrare online invece di far da maestri/genitori ai nostri figli adolescenti…

  18. Camilla

    Forse è il mondo che non trasmette molta felicità in questo periodo e tutti si sentono in dovere di esternare il loro pensiero..in generale non mi piace esprimere i miei stati d’animo sui social, mi piace si condividere alcune cose, ma punto su quelle belle perchè voglio dare un’impronta positiva di me, mentre i dolori preferisco viverli nella privacy.

    XOXO

    Cami

    http://www.paillettesandchampagne.com

  19. Make up addicted

    Belle parole.. dovremmo sorridere tutti di più

  20. Paola

    Quanto hai ragioneeeeeeeee! A volte la felicità, la serenità, sembra non valgano la pena di essere condivise!

  21. lalu

    Concordo e poi in realtà non amo la tristezza sbandierata sui social.

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