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Dimmi cosa posti, ti dirò chi sei

Spesso, navigando sui vari social, mi capita di imbattermi in situazioni che mi sembrano a dir poco fuori luogo. Persone che condividono stati, post e foto che mi fanno riflettere sull’immagine che ho di loro. A volte è capitato anche a me: pubblicare post che in un primo momento mi sembravano carini, ma ripensati alla luce dei miei 500 contatti Fb forse così simpatici non lo erano più.

Scagli la prima pietra chi non è mai passato da situazioni simili!

Perchè questo accade? Perchè sui social è possibile cadere in scivoloni o gaffe simili?

I motivi sono molteplici e nessuno forse esauriente. Sicuramente il fatto di non trovarsi in una piazza reale, ma in realtà tra le mura domestiche o in soli in treno, fa crollare alcune barriere percettive. Ecco, la percezione è quella di essere soli oppure in compagnia dei contatti più attivi che abbiamo sul profilo, cosa che fa abbassare non poco le nostre difese. Oppure quel post che vogliamo condividere identifica perfettamente le emozioni che proviamo in quel momento e l’identificazione è così forte da non farci pensare a tutte le persone che vedranno quei contenuti.

D’altra parte basta un clic, come per gli acquisti su Amazon! (ma questa è un’altra storia!). In un click raggiungiamo migliaia di persone, direttamente dal nostro display.

Ma siamo certi di volere che quei contenuti arrivino ad un pubblico così vasto? Sono convinta che se il click lo facessimo dopo 5 minuti non ne saremmo più tanto sicuri.

Poi c’è la poca conoscenza delle impostazioni della privacy. Chi di noi (pochi presumo) ha avuto la voglia e la costanza di leggere il papiro relativo alla privacy, infatti, saprà che su alcuni social è possibile limitare e selezionare il pubblico dei post, in modo da poter controllare maggiormente la diffusione delle informazioni.

Spesso capita di pensare che questi siano problemi che rigurdano solo il pubblico più giovane: non ci illudiamo, basta vedere ciò che viene pubblicato su Facebook, che di sicuro non è il social più in voga tra i ragazzi e le ragazze!

Comunque, mi permetto di dare un consiglio: prima di condividere un qualsiasi contenuto pensiamo ai nostri contatti e al tempo che passa. Veramente vogliamo che tutte quelle persone sappiano quella cosa o che noi pensiamo questo? Veramente vogliamo che ne rimana traccia per molto, molto tempo? Se la risposta è si, allora postiamo. Ma se ci viene un dubbio, allora meglio di no. Il diritto all’oblio non è ancora proprio dietro l’angolo.